Dopo 11 settimane di blocco israeliano circa 90 camion di aiuti umanitari hanno attraversato il valico di Kerem Shalom. Un gesto di facciata più che un reale aiuto, considerando che per consentire alla popolazione di sopravvivere occorrevano almeno 500 camion di aiuti ogni giorno, e in tempo di pace. Ad allungare l'agonia dei civili, oltre all'insufficienza degli aiuti, anche i ritardi causati da disaccordi tra l'esercito israeliano e le agenzie umanitarie in merito alle rotte da utilizzare all'interno di Gaza, come spiega il portavoce delle Nazioni Unite. Nella Striscia non entrano aiuti da marzo, da quando Israele ha imposto il blocco su tutti i rifornimenti, sostenendo che Hamas sequestrava le consegne per i suoi combattenti. Accusa che il gruppo nega. Mentre a Gaza si muore di fame, il Ministro della Salute dell'Autorità Nazionale Palestinese, Majed Abu Ramadan, condivide con la stampa gli ultimi, drammatici, aggiornamenti. Israele ha ripetutamente difeso i suoi controlli sugli aiuti a Gaza, negando le accuse di aver causato la carestia. .