"Ci sono forze oramai minoritarie nel mondo che pretendono di dettar legge, imporre soluzioni unilaterali con la minaccia delle armi. Russia e Cina faranno tutto il possibile per mantenere invece la pace e la stabilità ribadendo il principio della non interferenza". È uno dei passaggi fondamentali del comunicato congiunto rilasciato oggi al termine dell'incontro ufficiale, il primo in presenza dopo due anni, tra il Presidente cinese Xi Jinping e il leader russo Vladimir Putin in occasione dell'apertura dei giochi olimpici invernali di Pechino. "Tra le due potenze c'è sintonia assoluta e la cooperazione strategica" ha dichiarato lo stesso Putin "ha raggiunto un livello senza precedenti". "Gli Stati Uniti devono dare risposte concrete alle legittime preoccupazioni russe" ha ribadito il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi presente al colloquio insieme al collega russo Lavrov "mentre gli amici russi hanno condiviso la nostra posizione su Taiwan che è parte integrante della Cina". I venti di guerra in Ucraina, i tentennamenti del fronte occidentale, con alcune nazioni europee che, come noto, potrebbero non condividere le eventuali sanzioni contro la Russia, hanno provocato un ulteriore rafforzamento dell'asse Mosca-Pechino sancito, oltre che dalle dichiarazioni di reciproca solidarietà, dalla firma di ben 15 accordi, uno dei quali riguarda nuove forniture di gas russo alla Cina. 12 miliardi di metri cubi che peraltro non verranno distratti dal mercato europeo ma verranno forniti direttamente dai giacimenti di Sakhalin, l'isola più orientale della Russia. Poi i due leader si sono recati assieme allo stadio assistendo alla cerimonia di inaugurazione. Nessuna presenza ufficiale occidentale, fatta eccezione per Monaco e Lussemburgo, in compenso una nutrita rappresentanza di Paesi poco o affatto democratici come Arabia Saudita, Egitto, repubbliche dell'Asia centrale e sotto gli auspici del leader nordcoreano Kim Jong-un che a causa del Covid ha preferito non muoversi ma che ha inviato le sue congratulazioni a Xi Jinping per quella che ha definito "la nuova grande vittoria del popolo cinese".























