Il fuoco avanza a nord di Atene e distrugge ogni cosa che incontra. Decine i ricoveri per intossicazione e per ustioni, più o meno lievi, tra i Vigili del Fuoco e i volontari. Migliaia sono i residenti evacuati mentre nella capitale greca l'aria è irrespirabile. Le fiamme minacciano anche l'autostrada che collega Atene al nord del Paese. Oltre mille Vigili del Fuoco e uomini dell'Esercito sono impegnati nell'opera di spegnimento. Diversi focolai domati al nord della capitale, sono ripartiti a causa del forte vento e delle temperature da record, oltre i 40 gradi. La Grecia combatte contro un fronte costituito da un centinaio di incendi in più parti del Paese. Dalla Francia, dalla Polonia e da Malta sono arrivati uomini e mezzi per affiancare i Vigili del Fuoco e l'Esercito nella lotta contro le fiamme. Ora sono una ventina gli aerei e gli elicotteri impegnati per spegnere i roghi. A Olimpia il sito archeologico, minacciato da un imponente focolaio, è stato messo in sicurezza. Sono state salvate un centinaio di persone rimaste intrappolate ma decine di abitazioni intorno sono andate distrutte. Quasi 10 mila ettari di macchia mediterranea è andata in fumo nel Peloponneso. 150 case, e 3 resort, sono andate distrutte nell'isola di Evia che è stata completamente evacuata. Ma è tutto il fronte del Sud-Est europeo ad essere minacciato da un disastro ambientale. Anche il Governo della Macedonia ha dichiarato lo stato d'emergenza per i roghi che minacciano Skopje. I primi aiuti sono arrivati dall'Unione Europea. La guerra contro le fiamme è in corso ormai da 10 giorni anche in Turchia. Su 170 roghi che stanno divorando le aree meridionali del Paese sono solo 20 quelli domati. Oltre 100 mila gli ettari di vegetazione mediterranea andati distrutti, mentre 20 mila sono stati gli evacuati. Otto i decessi dall'inizio dei roghi. Al momento sembra rientrata l'emergenza nell'area di Mugla dove le fiamme hanno minacciato la centrale elettrica.