Mascherati, sono entrati sparando nella Chiesa italiana di Santa Maria Draperis ad Istanbul, uccidendo una persona durante la messa della domenica mattina. La sera è arrivata la rivendicazione dell'Isis affidata come consuetudine all'agenzia Amaq: due combattenti dello Stato Islamico, si scrive, hanno attaccato una chiesa cristiana mentre gli infedeli svolgevano i propri riti. Il primo ministro turco ha comunicato che i sospetti killer sono stati arrestati, così come promesso da Erdogan, mentre secondo l'agenzia Amaq, sarebbero riusciti a scappare. Tuncer Cihan aveva 52 anni ed è stato freddato con un colpo alla testa davanti ad una quarantina di persone; da alcuni mesi, aveva iniziato a frequentare quel posto, come racconta un suo amico. Una ricostruzione arriva dal Vicario Apostolico di Istanbul. La vittima è descritta con problemi psicologici e sarebbe stata l'unica persona ad avere avuto il coraggio di protestare: ha urlato dopo che i sicari avevano sparato diversi colpi in aria, richiamando inevitabilmente la loro attenzione. La chiesa nel quartiere di Sariyer è un punto di riferimento per gli europei. Tra i fedeli c'era anche il console polacco con le sue bambine. Fonti vicine alla comunità cristiana locale raccontano di un'evidente ostilità soprattutto da parte di gruppi ultranazionalisti con il rammarico di aver attirato troppo l'attenzione, seppure limitandosi a pregare.