Attacco iraniano, la testimonianza di uno studente a Tel Aviv

Alle 19:15 di sera, all'improvviso, il mio telefonino, stavo seduto sul divano e ricevo un allarme stranissimo, mai visto prima d'ora che praticamente mi sembrava, all'inizio, un virus che mi diceva: nella tua zona devi entrare nei prossimi cinque minuti dentro un rifugio. Adesso noi siamo abituati a sentirlo dagli allarmi, quindi riceverlo così all'improvviso dal telefono quasi sembra, non lo so, che non lo so chi ce l'ha mandato. Subito dopo, entro un minuto, abbiamo pure iniziato a sentire gli allarmi che son partiti in tutta Israele. A quel punto siamo presi e siamo scesi e di solito siamo pure abituati che siccome il missile entro un minuto o casca oppure viene dirottato, siamo abituati che entro 3-4 minuti torniamo, alla fine, a casa, perlomeno a Tel Aviv, ovviamente, perché quelli che abitano al Sud e al Nord Israele purtroppo sono abituati a una vita un po' diversa. Alla fine siamo rimasti per quasi un'ora. Adesso abbiamo ricevuto, 5 minuti fa, lo stesso messaggio che all'improvviso è saltato dal telefono e ci ha detto: potete riuscire, se per caso ci sarà un allarme dovrete rientrare dentro questi rifugi.