Nella prima settimana di Ramadan la violenza non si ferma e si continua a morire in Afghanistan. Diverse vittime e oltre 87 feriti in una serie di esplosioni durante un funerale di una delle vittime degli scontri di Kabul. La firma sarebbe di tre kamikaze, tre uomini che si sarebbero fatti esplodere in mezzo alla gente durante la cerimonia funebre del figlio del vicepresidente del Senato. L’attentato è avvenuto intorno alle 15:30, ore locali, nell’area di Sra-e-Shamali. Non c’è ancora una rivendicazione ufficiale. C’è, invece, chi prende le distanze. Sono i talebani dell’emirato islamico dell’Afghanistan che sostengono di non essere responsabili dell’attacco. Si tratta del secondo attentato a Kabul da mercoledì, quando un’autobomba è esplosa all’entrata della zona di sicurezza nel quartiere diplomatico dove ci sono il palazzo presidenziale e molte ambasciate. Sono morte circa 90 persone e centinaia rimaste ferite. In quel caso la rivendicazione è a firma Isis.