È accaduto in questo centro musulmano ismaelita di Lisbona. Erano le 11 del mattino quando un uomo armato di un grosso coltello ha ucciso due donne di 20 e 40 anni che lavoravano nell'istituto religioso e ferito diverse persone. Afgano, di una quarantina d'anni, è stato colpito a una gamba dagli agenti che sono intervenuti sul posto, dopo essersi rifiutato di gettare l'arma per terra. L'attentatore è stato arrestato e portato in ospedale. Ricoverate in ospedale in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita, altri due donne mentre un professore del centro, che è la sede mondiale della corrente minoritaria dell'Islam sciita, ci sarebbe andato da solo in ospedale con ferite da armi da taglio alla gola. Dalle indagini si cerca di capire se si sia trattato di un gesto isolato o vi sia una matrice terroristica. La prima ipotesi, quella più accreditata e sostenuta dal Primo Ministro portoghese Costa, l'uomo aveva perduto la moglie in un centro per rifugiati prima di trasferirsi in Portogallo circa un anno fa e soffrirebbe di problemi psichici.