"I terroristi non otterranno mai i loro scopi, gli infami che minacciano la pace e la sicurezza dei cittadini non hanno raggiunto i loro obiettivi e non li raggiungeranno mai." Così il Presidente turco Erdogan, che ha commentato l'attentato al Ministero degli Interni in occasione della sessione inaugurale del Parlamento. Una forte esplosione ha scosso Ankara verso le 9:30 di mattina, un video delle telecamere sicurezza mostra un veicolo commerciale che si avvicina all'entrata del Ministero. Uno dei terroristi esce di corsa e si dirige verso l'ingresso poi la deflagrazione in cui perde la vita. Un'altra persona arresta accanto all'auto e punta un'arma contro l'entrata. Le autorità hanno dichiarato che il secondo terrorista è stato ucciso. Nell'incendio seguito all'esplosione sono rimasti feriti due agenti. Esplosioni controllate di pacchi sospetti sono state messe a punto delle forze di sicurezza che hanno transennato e isolato la zona. La procura di Ankara ha annunciato l'apertura di un'indagine e ha vietato l'accesso all'area decretando il silenzio stampa. Ai media turchi è stato chiesto di interrompere la trasmissione delle immagini della scena dell'attacco. L'attentato cade nel giorno in cui inizia il secondo anno legislativo della Grande Assemblea Nazionale Turca, con il Presidente ad attaccare l'Unione Europea. "Non mi aspetto più nulla. Non ha mantenuto nessuna promessa." L'azione non è stata rivendicata ma attribuita da Ankara al Pkk, che però non l'ha rivendicata dopo una serie di arresti. Tra il 2015 e il 2016 la capitale è stata più volte bersaglio di attentati attribuiti a gruppi vicini al partito dei lavoratori del Kurdistan Pkk, organizzazione ritenuta terrorista ad Ankara. L'ultimo attacco nella capitale risale al 2016, un'autobomba uccide 38 persone, mentre a novembre dello scorso anno 6 persone sono morte a Istanbul.