La promessa è fare di tutto per il suo paese, per l'Austria. Alexander Schallenberg, nuovo Cacelliere, giura davanti al Presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen. Nel semplice messaggio del Capo dello Stato una priorità, recuperare la fiducia dei cittadini dopo che il predecessore Sebastian Kurz è uscito di scena nell'imbarazzo dello scandalo. Ex stratega di Kurz, suo Ministro degli Esteri. Il rapporto tra il vecchio e il nuovo Cancelliere è talmente stretto da provocare lo scetticismo dell'opposizione così come dei Verdi, ex partner di governo, tanto vicini da costringere il dimissionario a scandire "Non sarò un Cancelliere ombra". Confuterà le accuse dei magistrati, corruzione e abuso d'ufficio, ribadisce mentre i suoi collaboratori sono sospettati di aver manipolato i sondaggi a favore della sua elezione. Nel frattempo il rapporto rimane stretto, l'appoggio reciproco. Schallenberg, ha anticipato, seguirà la strada aperta da Kurz per la gestione della pandemia, per la ripresa economica, per la riforma fiscale eco-sociale. E poi le stesse rigide posizioni sulla questione migranti, l'idea di allargare l'influenza dell'UE nei Balcani per allontanare quella russa e cinese. Insieme al vice Kogler si impegna a richiudere i fossati, con riferimento evidente all'attuale crisi, evocando rispetto e responsabilità.