É gente che di aiuti ai Paesi in via di sviluppo non parla semplicemente ma agisce e in prima persona anche nei luoghi più difficili del pianeta. Compie 50 anni l'AVSI, l'associazione volontari per lo sviluppo internazionale, che è presente in 39 nazioni del mondo, beneficiari diretti del loro lavoro sono oltre dieci milioni di persone. molte di più quelle raggiunte in maniera indiretta. Per l'anniversario convegno al museo Maxxi di Roma aperto da un messaggio del presidente Sergio Mattarella che ringraziando calorosamente AVSI, definisce il suo lavoro prezioso in tutta la molteplicità dei suoi progetti a favore dei più bisognosi di tutti i continenti, splendido esempio di un'Italia che ha un ampio patrimonio di solidarietà. A dare ancora più di rilievo ai lavori, ai quali intervengono dirigenti della PAU, dell'Unesco e Ministri stranieri, c'è la prima uscita pubblica del nuovo ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani ringraziando AVSI per i tanti progetti, molti anche in cooperazione con il Ministero, ha parlato di temi caldi come l'immigrazione illegale che sarà combattuta favorendo quella legale e il conflitto in Ucraina. "Ma come diceva San Giovanni Paolo II: non c'è pace senza giustizia, e la giustizia in questo caso è la sovranità dell'Ucraina". Il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, ha fatto un caldo discorso all'AVSI, che attraverso opere concrete agisce come fosse la mano di Dio che fa una carezza agli ultimi del pianeta e commenta, a margine dell'incontro, le parole del portavoce del Cremlino che ha detto che Mosca è interessata alla proposta del presidente francese Macron che il Papa telefoni a Putin e Zelensky e partecipi, insieme agli Usa, ad un eventuale tavolo di mediazione. "Certo, come già detto tante volte, noi siamo aperti e disponibili a fare tutto quello che è possibile, se c'è una piccola apertura certamente ne approfitteremo".























