Secondo voi l'uomo più ricco del mondo che si è fatto fare un pacchetto di stipendio da un trilione di dollari dalle sue aziende, ma ha a cuore le libertà democratiche in astratto o forse il suo portafogli? Perché le parole che usa sono ovviamente inquietanti, imbarazzanti, ma mio avviso vanno al punto. Qui il tema è di potere di soldi, di chi fa le regole, perché se non le facciamo noi stabiliamo dei limiti, stabiliamo, per esempio che non si possono produrre e far circolare materiali pedopornografici, materiali terroristici, materiali che incitano all'odio e quindi mettiamo delle regole nel far west digitale. Eh oppure prevarrà la legge del più forte da chi diciamo ci può solo guadagnare a scapito delle persone. A me devo dire che ha colpito molto negativamente il dibattito fatto la scorsa plenaria a al Parlamento europeo a Strasburgo, alla sede plenaria del Parlamento, dove ho sentito da esponenti della destra italiana, dire che non servono regole per tutelare i minori rispetto all'uso dei social media. Mi sembravano posizioni un po' veramente tanto simili a quelle delle grandi, aziende tecnologiche. Viene il dubbio che questa linea così appiattita su la linea americana più aggressiva nasconda una vicinanza francamente imbarazzante, secondo me sicuramente legittima, ma non credo nell'interesse dei nostri cittadini a quegli interessi delle grandi aziende tech che io credo debbano essere lasciate lavorare, sviluppare, ma rispettare anche le nostre regole, perché se non le diamo noi se le danno da soli. Non è che non ci sono, le stabiliscono loro. .























