Una settimana nel cuore del vecchio continente, una riunione dei 7 Grandi, un vertice NATO, il summit Stati Uniti-Unione Europea e innumerevoli faccia a faccia per finire con il più importante, quello con il Presidente russo Putin. Joe Biden partirà mercoledì per il primo viaggio all'estero da quando si è insediato alla Casa Bianca, e in una lettera al Washington Post traccia la rotta della nuova politica internazionale degli Stati Uniti. Primo punto fermo: l'America viene a rinsaldare le alleanze con le democrazie europee contro gli autoritarismi. Siamo più forti e capaci quando siamo affiancati dai Paesi che condividono con noi valori e visione del futuro, scrive Biden, che spiega come la ripresa economica americana, che vuole inclusiva, sia un propellente per il resto del mondo. Ribadisce l'incrollabile impegno a rispettare l'articolo 5 della NATO, quello che stabilisce che un attacco a un Paese membro è un attacco a ogni Paese dell'Alleanza, e chiama in causa l'Unione Europea per lavorare insieme contro le sfide comuni. Dovremo assicurarci, dice il Presidente, che siano le democrazie di mercato e non la Cina o altri a scrivere le regole del futuro del commercio e della tecnologia. Poi anticipa i toni dell'incontro più atteso. A Putin dirò che non cerco il conflitto, ma gli Stati Uniti sono dalla parte dell'Europa di fronte alle sfide rappresentate da Mosca, a cominciare dall' aggressione all'Ucraina. Il Presidente russo sa, sottolinea Biden, che non esiteremo a rispondere ad altre azioni ostili come le loro interferenze nelle nostre elezioni, e che insieme all'Europa siamo dalla parte dei diritti umani. Riusciranno le alleanze democratiche a fronteggiare i pericoli di oggi, si chiede infine il Presidente americano. Questa settimana in Europa dovrebbe dimostrarlo.