Biden sceglie prima donna afroamericana alla Corte Suprema

Una delle menti legali più brillanti del nostro Paese. Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito così Ketanji Brown Jackson, il giudice scelto per sostituire alla corte suprema il dimissionario Stephen Breyer. Jackson, se confermata dal Senato americano, sarà la prima donna afroamericana fra i saggi. Biden con la sua nomina mantiene la promessa di diversificare ancora di più la corte suprema che per due secoli è stata composta da soli uomini bianchi. Per troppo tempo, il nostro Governo e i nostri Tribunali non sono stati realmente americani. Io credo che ora sia il tempo e il momento di riflettere i veri talenti di una nazione anche a livello della Corte. Con la sua eventuale conferma, gli equilibri di voto però non cambieranno, con l'alta corte che rimarrà prevalentemente conservatrice, con una maggioranza di sei giudici a tre. Brown Jackson andrà a sostituire Breyer che venne nominato da un altro Presidente democratico, Bill Clinton. Il giudice 83enne sarebbe potuto rimanere ancora al suo posto essendo la carica a vita. Ma Breyer ha scelto di dimettersi, anche per via delle pressioni dei democratici. Il partito di Biden infatti, preoccupato che le elezioni di midterm di quest'anno possono cambiare gli equilibri in Senato e quindi rendere complicata se non difficile la conferma della nomina liberal del presidente americano, ha lavorato affinché il giudice 83enne facesse un passo indietro subito; tutto questo per permettere a Biden di non trovarsi nella situazione di vedersi rigettata la sua scelta. La corte suprema, la più alta del sistema giudiziario americano, e organismo che con le sue scelte influisce sulla società e i suoi valori, negli ultimi anni è stata ringiovanita grazie ai tre innesti effettuati da Donald Trump e che hanno spinto la Corte più a destra. Se Brown Jackson verrà confermata abbasserà ancora di più l'età media dell'alta Corte: 51enne, laureata ad Harvard, sarà anche la terza persona di colore nominata in tutta la storia della corte suprema e la quarta donna presente fra i saggi.