L'Ucraina e gli alleati europei possono contare su di noi, non ci tireremo indietro. All'indomani dell'accordo al Congresso che ha evitato, almeno per ora, il congelamento di tutte le spese federali ottenuto però stralciando proprio l'ultimo pacchetto di finanziamenti a Kiev, il Presidente degli Stati Uniti va in tv per rassicurare sull'impegno americano. Basta giochetti, dice Biden, i repubblicani estremisti fanno politica sulla pelle degli ucraini. Il Presidente striglia quella ventina di deputati ultra trumpiani che, pur di ostacolarlo, và contro la maggioranza del suo stesso partito. Nel supporto all'Ucraina democratici e repubblicani sono infatti uniti, come confermano i rispettivi capigruppo, quindi tutti, dal Presidente in giù, si aspettano che i finanziamenti, scomparsi dalla legge di bilancio temporanea, ricompaiano in un provvedimento separato che non dovrebbe avere problemi ad essere approvato con consenso bipartisan. Il governo ucraino si fida, l'alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea Borrell si è invece detto sorpreso. Anche se è stata la Casa Bianca a orchestrare lo stratagemma per superare lo stallo. È ora di smetterla di governare a colpi di crisi, sono stufo, ha scandito Biden, finora Washington ha speso, in aiuti militari, umanitari ed economici a Kiev, già 113 miliardi. Comunque una frazione del budget per la difesa interna, il Presidente ne ha chiesti al Congresso altri 24.