Così fan tutti, anche dalle parti della Casa Bianca. In fondo chi non si porta un po' di lavoro a casa? Succede quindi che lo scandalo dei documenti Top Secret, ritrovati la scorsa estate, nella villa in Florida di Donald Trump investa oggi l'attuale presidente. Dossier classificati dell'amministrazione Obama-Biden, anni 2008-2016, sono stati rinvenuti in un ufficio di Washington in uso a quest'ultimo e nel garage di casa sua a Wilmington in Delaware. Materiale riservato ai vertici governativi e militari con speciali autorizzazioni che devono essere conservati e consultati in luoghi appositi e controllati, in quanto contenenti informazioni sensibili, in grado di compromettere la sicurezza nazionale. Insomma roba da film che per legge, al termine di un'amministrazione, deve essere catalogata è conservata al riparo da occhi indiscreti negli archivi nazionali. Invece alcune di queste carte marchiate Top Secret, erano finite tra i fogli personali di Biden, in mezzo ai suoi libri e in uno scatolone accanto alla sua amata Corvette degli anni 60. Pare che contengano informazioni sull'Ucraina, l'Iran e gli amici inglesi e sembra di capire che quando si tratta di proteggere i propri segreti, l'America abbia un problema diffuso. Biden come Trump quindi? Non proprio, nel caso del presidente i documenti, una dozzina, sono stati ritrovati dai suoi uomini durante un trasloco a inizio novembre, anche se la notizia è stata data solo adesso. E gli archivi nazionali subito avvertirti se li sono potuti andare a prendere la mattina dopo. Nel caso dell'ex presidente invece, almeno 160 documenti furono sequestrati durante una perquisizione nel club di Trump, frequentato da personaggi controversi, su ordine dell'FBI, dopo mesi di tira e molla con gli archivi nazionali, in cui il miliardario non li voleva consegnare, sostenendo di averli declassificati con la sola forza del pensiero. Infatti è finito sotto inchiesta per ostruzione. Per non essere accusato di usare due pesi e due misure, come ha fatto per Trump, il Ministro della Giustizia nominato da Biden, ha incaricato un procuratore speciale indipendente di supervisionare le indagini sui documenti segreti, misteriosamente svolazzati fuori dallo studio ovale.