Un coro unanime di condanna si è abbattuto sul governo Bielorusso in seguito al dirottamento di un aereo passeggeri in volo tra Atene e Vilnius in Lituania, ma costretto ad atterrare dopo un allarme bomba rivelatosi falso a Minsk capitale bielorussa, qui la polizia locale è salita a bordo con un pretesto e arrestato uno dei passeggeri, un noto oppositore del presidente Lukashenko in esilio. Roman Protasevich 26 anni oggi a capo di Bellanova è l'ex direttore e cofondatore del canale telegram Nexta, voce dell'opposizione bielorussa, trattenuta anche la sua fidanzata. Secondo le prime ricostruzioni le autorità bielorusse hanno utilizzato una falsa minaccia di bomba e un jet da combattimento MIG per costringere il volo Ryanair ad atterrare a Minsk, una grave violazione, un incidente diplomatico senza precedenti per il regime bielorusso pur di mettere le mani sul dissidente, segno che la strategia della tolleranza zero contro gli oppositori varata dal dittatore Lukashenko, dopo la primavera bielorussa iniziata quasi un anno fa all'indomani dell'ennesime elezioni truccate, questa volta ha travalicato i confini nazionali. Stati Uniti ed Europa chiedono il rilascio immediato del giornalista, il vertice europeo convocato a Bruxelles discuterà di possibili sanzioni, l'accaduto è stato condannato con parole di fuoco dalle principali cancellerie europee, da Parigi a Berlino, da Londra a Roma, l'Alleanza Atlantica ha parlato di incidente serio e pericoloso e ha sollecitato un'indagine. Dal suo esilio la leader dell'opposizione bielorussa Tikhanovskaya ne chiede l'immediata liberazione e denuncia che Roman rischia la pena di morte. Un anno e mezzo fa Protasevich ha chiesto asilo politico in Polonia, a novembre il Kgb bielorusso lo ha inserito nell'elenco dei ricercati per terrorismo ed estremismo.