L'instabilità in Bielorussia potrebbe aver raggiunto un punto di non ritorno. Il Paese è attraversato da una massiccia ondata di scioperi. Tra le richieste avanzate dai lavoratori l'annullamento delle elezioni e lo stop delle violenze contro i manifestanti. Secondo quanto riporta l'agenzia Interfax, anche alcuni dipendenti della radio e delle televisioni di Stato stanno aderendo alla protesta. Il Presidente Aleksandr Lukashenko è assediato e sa bene che da solo non ce la può fare. Per questo non si è limitato a dire ai lavoratori che ha incontrato fuori da una fabbrica di trattori a Minsk, e che gli hanno urlato di andarsene, che le elezioni sono fuori discussione. Nel fine settimana ha sentito almeno un paio di volte il Presidente russo Vladimir Putin in cerca di una sponda necessaria. Facendo riferimento al comune patto militare, il Cremlino si è detto pronto a dare sostegno al dittatore bielorusso, al potere da 26 anni, che ha vinto le recenti elezioni con un 80% di consensi che ha fatto gridare allo scandalo oppositori e osservatori stranieri. La comunità internazionale non ha riconosciuto il risultato. Dall'esilio in Lituania la principale oppositrice, Svetlana Tikhanovskaya, si è detta pronta ad assumere la responsabilità di essere leader nazionale in questo periodo per gestire la transizione e organizzare nuove elezioni presidenziali. In un nuovo video ha spiegato che non era sua intenzione diventare una politica, ma che il destino l'ha portata ad essere in prima linea contro regole arbitrarie e ingiustizia. La settimana appena trascorsa si è conclusa con la grande marcia per la libertà organizzata nella capitale e alla quale hanno preso parte decine di migliaia di persone. Per giorni la polizia ha cercato di soffocare il dissenso con la violenza e con centinaia, se non migliaia, di arresti arbitrari. Nelle ultime ore il Governo lituano ha segnalato alla NATO esercitazioni bielorusse al confine con Polonia e Lituania. E la Germania parla apertamente di una possibile estensione delle sanzioni da parte dell'Unione europea. Il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha convocato per mercoledì un vertice UE straordinario sulla crisi in Bielorussia.