Una guerra tra Russia e NATO nel 2025. Lo scenario è trattato dal quotidiano tedesco Bild, il più diffuso in Europa che avrebbe ottenuto un documento segreto delle Forze Armate tedesche. Il portavoce del Cremlino Peskov si affretta a definirlo una bufala, ma l'analisi merita comunque di essere letta. I militari prevedono prima un'offensiva russa questa primavera in Ucraina con altri 200 mila soldati ed importanti successi entro giugno, visto lo scarso sostegno occidentale a Kiev. Poi in estate, attacchi informatici e guerra ibrida soprattutto nei paesi baltici con l'istigazione alla protesta delle minoranze etniche russe. Infine, esercitazioni con 50 mila soldati della Russia occidentale e in Bielorussia a partire da settembre. L'obiettivo sarebbe la conquista del corridoio di Suwalki, il passaggio terrestre di 100 km in Lituania che separa la Bielorussia dall'enclave russa Di Kaliningrad dove Mosca trasferirebbe truppe e missili a medio raggio. Qui, scoppierebbe un conflitto di confine nel prossimo autunno in prossimità delle elezioni americane con gli Stati Uniti senza leader per la sconfitta di Biden. Solo nel maggio 2025, la NATO deciderebbe il dispiegamento di 300 mila soldati di cui 30 mila tedeschi per affrontare 200 mila soldati russi. La prospettiva, c'è da dire, è solo eventuale e per i militari è normale considerare diversi scenari, anche solo per addestrarsi. Sta di fatto che in Germania, l'esercito starebbe valutando un possibile attacco russo al fianco orientale della NATO: improbabile? Impossibile da dire dopo quanto accaduto in Ucraina e con Mosca che derubrica a chiacchiere inutili l'incontro di oltre 80 paesi a Davos per discutere il piano di pace ucraino. Senza la Russia, questo è il commento del Cremlino, le iniziative di pace non hanno senso. Intanto a Mosca, torna una delegazione nordcoreana per stringere ulteriormente un'alleanza militare che già avrebbe portato armi e munizioni sul fronte in Ucraina dove la guerra continua come sempre.