Blinken: discuterò con Israele risposta di Hamas su ostaggi

E' arrivata la tanto attesa risposta di Hamas alla proposta di cessate il fuoco temporaneo da parte di Israele. Ne danno l'annuncio il Primo Ministro del Qatar Al Thani e il Segretario di Stato americano Blynken in conferenza stampa dichiarandosi positivi ma ammettendo che c'è tanto lavoro ancora da fare. Nessuno dei due leader ha voluto però rivelare i contenuti della controproposta di Hamas che proprio parallelamente alla conferenza stampa congiunta pubblica una dichiarazione chiedendo nuovamente un cessate il fuoco definitivo, il ritiro delle truppe israeliane e la fine del quasi ventennale embargo imposto alla Striscia di Gaza. Secondo Blinken raggiungere un accordo sul cessate il fuoco è un passo importante per riportare la calma nel Medio Oriente soprattutto in vista dell'escalation nel Mar Rosso dove altre due navi sono state attaccate oggi dagli Houthi e in Siria ed Iraq, dove Blinken ha ribadito la volontà americana di difendersi se attaccati. Un commento ripreso dal Primo Ministro del Qatar che ha precisato: "Qualsiasi azione militare anche di difesa contribuisce a destabilizzare la Regione". Le condizioni rese pubbliche da Hamas saranno difficili da accettare per Benjamin Netanyahu forte anche di un sondaggio che vede solo il 51% della popolazione israeliana dare priorità alla liberazione degli ostaggi piuttosto che una vittoria militare sul campo dentro Gaza. Secondo indiscrezioni diplomatiche degli ultimi giorni la speranza dietro le quinte è quella che Qatar ed Egitto riescano a fare accettare un cessate il fuoco inizialmente temporaneo ad Hamas e che sia compito statunitense assicurarsi che la tregua regga nel tempo a cambio della promessa per lo Stato Ebraico di normalizzare i rapporti con l'Arabia Saudita. Dentro Gaza intanto 31 ostaggi sono stati confermati morti dall'esercito israeliano mentre sale a oltre 27.500 il bilancio delle vittime palestinesi. Il Primo Ministro qatarino lancia un appello in conferenza stampa alla comunità internazionale: "Il disastro umanitario dentro Gaza è una responsabilità di tutti".