Mancano 90 secondi alla mezzanotte, il tempo segnato dal bollettino degli scienziati atomici che aggiorna l'orologio dell'apocalisse. Il tempo a disposizione, secondo gli scienziati del pool, che tiene il polso sul rischio di in nuovo olocausto nucleare è sceso nel 2023 a 90 secondi dalla mezzanotte. Dallo scorso anno abbiamo perso dunque 10 secondi e le lancette che battono sul rischio di un'apocalisse si sono avvicinate all'ora zero. Ora zero dunque più vicina principalmente a causa della guerra in Ucraina e della paventata escalation nucleare ma non solo a causa dei combattimenti. Lo scontro tra russi e ucraini impatta anche sulla crisi climatica, dicono gli scienziati, poiché risucchia molte risorse in spese militari ed energetiche, distogliendole dalla transizione. Al momento della sua creazione in piena guerra fredda l'orologio dell'apocalisse fu impostato alle 23:53, 7 minuti prima della mezzanotte. Da allora le lancette sono state spostate ben 23 volte e in diverse occasioni, specialmente nel Novecento, le lancette si sono avvicinate alla mezzanotte, a 2 minuti nel 53 e nel 60 dopo la crisi degli Stati Uniti con Cuba, durante la guerra di Corea e in piena Guerra Fredda. Siamo stati a 100 secondi dalla mezzanotte anche nel 2018 e nel 2020 a causa della pandemia. La massima lontananza dalla mezzanotte è stata di 17 minuti tra il 91 e il 95, quando furono siglati gli accordi Start, e a quanti liquidano l'orologio dell'apocalisse come l'uccello del malaugurio, gli scienziati rispondono che è una metafora, un logo, un brand, uno dei simboli più riconoscibili dell'ultimo secolo per rendere chiara l'urgenza all'umanità nel combattere rischi mortali per il mondo.