Brasile al voto, Lula in vantaggio nei sondaggi su Bolsonaro

Vigilia elettorale tesa in Brasile che si prepara a votare per il nuovo capo dello Stato e per il Congresso. La più grande economia dell'America Latina va alle urne con numeri imponenti, quasi 156 milioni e mezzo di elettori dai 16 anni in su. L'ex presidente operaio Lula Ignacio Da Silva reduce da 19 mesi di carcere per corruzione, assolto da ogni accusa nel 2021 sfida il controverso presidente uscente ultraconservatore Bolsonaro. Lula, 76 anni, e alla sua terza candidatura, gli ultimi sondaggi lo danno per favorito con il 50% dei voti, cosa che gli permetterebbe la vittoria al primo turno senza aspettare il ballottaggio del 30 Ottobre. Fermo, al 36%, il suo avversario. Il controverso presidente Bolsonaro che si è sempre distinto per le sue sparate populiste ed infelici, ha ripetutamente detto che potrebbe contestare il risultato in caso di sconfitta, dicendo che solo Dio può rimuoverlo dall'incarico, adducendo, senza alcuna prova, una frode dilagante nel sistema di voto elettronico del Brasile. Contro di lui, pesa la catastrofica gestione della pandemia e una politica iper-liberista che ha stremato la popolazione. Le sue posizioni sessiste, razziste ed omofobe, inoltre, gli hanno, via via, alienato il consenso degli elettori. Quanto a Lula, la cui resurrezione politica ha dell'incredibile, punta molto sulla nostalgia della sua presidenza, dal 2002 al 2010; quando amatissimo e molto popolare, pose, al centro dell'azione di governo, i programmi sociali, con "Fame Zero" e "Bolsa Fami'lia, milioni di brasiliani videro migliorare le loro condizioni di vita. Tra il 2004 e il 2012, inoltre, grazie alle sue politiche ambientali, la deforestazione amazzonica fu naturalmente abbattuta. L'ex presidente di sinistra promette di riaggiungere anche il programma Luz Para Todos. Obiettivo fallito allora. Il clima della campagna elettorale è stato pesante e aggressivo senza esclusione di colpi. Il confronto TV tra i due candidati condito da offese e accuse. Lula ha detto di temere una transizione tumultuosa e non sfugge la rassicurazione dei militari. Non ci sarà alcuna interferenza sull'esito del voto.