Stavolta è davvero la fine. L'ultima plenaria per i 73 eurodeputati britannici, ormai a un passo dalla loro decadenza. Tempo di saluti, di abbracci, di lacrime e di sorrisi, ma anche tempo di traslochi. Il Parlamento ci spedisce 15 scatoloni dove vogliamo, ma io sto qui dal ‘96 è ho molto di più, ci racconta Richard Corbett, che guida la delegazione dei laburisti. “Adesso devo decidere cosa tenere e cosa no, è un peccato buttare alcune cose, ma sei costretto”. La sua collega Teresa Griffin è davvero commossa. “Tutto viene imballato. Il nostro staff perde il lavoro, noi trasmettiamo - ci dice - ma non è questo l'importante. La cosa importante, è il futuro dell'Europa. E noi torneremo.” Certo, non tutti l' hanno presa così male. “Sono entusiasta. Questo riassume bene tutto quello che accade nell'Unione Europea” dice il deputato Tory David Aames. “Ora Bruxelles sentirà la mancanza dei nostri soldi.” Chi invece è già tornato in patria è Nigel Farage, leader del Brexit parti. Colui che più si è battuto per l'uscita dall'Unione Europea. Il suo ufficio è ormai deserto. Ed adesso che la battaglia è stata vinta, la bandiera britannica può essere ripiegata.