Lo scenario è decisamente trumpiano. Florida, Alligator Alcatraz, il nuovo centro per migranti illegali che l'amministrazione Trump ha fatto allestire tra animali feroci e paludi inospitali. Centro ampiamente criticato per motivi ambientali e umanitari. Il Presidente supervisiona i lavori, ma la sua mente è altrove. Il Senato ha dato via libera al "Big Beautiful Bill", con i democratici che sono riusciti solo a cambiargli il nome. Una piccola, simbolica vittoria. Decisivo il voto del Vicepresidente Vance, 3 le defezioni tra i repubblicani. Trump spera di firmare il suo piano per il budget il 4 luglio, ma non è affatto detto che ci riesca. Ora infatti il testo torna alla Camera, e l'esito non è scontato. Le modifiche apportate dai senatori hanno aumentato il costo del pacchetto, varando nello stesso tempo tagli che porterebbero circa 12 milioni di americani a perdere la copertura sanitaria. Meno tasse, soprattutto per i più ricchi, ma con un significativo aumento del debito. Aumento che suscita la feroce avversione, tra gli altri, di Elon Musk. La tregua fra l'ex amico numero uno e il Presidente è evidentemente rotta. Musk critica gli effetti del pacchetto sul debito americano. "Abbiamo un unico partito", tuona, "il partito del maiale". Poi promette che farà di tutto per garantire anni di sconfitte ai parlamentari che hanno sostenuto la legge di bilancio. "È furioso perché abbiamo tolto i sussidi alle auto elettriche", ribadisce Trump, che vorrebbe scatenare contro Musk la sua stessa creatura, il Dipartimento per l'Efficienza del Governo. Oltre allo stop ai finanziamenti federali, Trump arriva a ipotizzare l'espulsione dal Paese del sudafricano Musk. E magari, ispirato dai luoghi, sogna di rinchiudere York. .























