La bufera che è imperversa da giorni sul versante orientale dell'Everest e che ha reso ancora più ostile la montagna più alta del mondo, ha bloccato centinaia tra alpinisti ed escursionisti a un'altezza di 4.000 metri. La neve ha sommerso le tende e reso impossibili gli spostamenti lungo i sentieri di una montagna che si conferma, per chi osa affrontarla, un santuario naturale, imprevedibile e pericoloso. Per trarre in salvo le persone coinvolte, è scattata così un'imponente operazione resa particolarmente difficoltosa dall'alta quota e dalle condizioni meteorologiche. A causa di frane e inondazioni e della pessima visibilità, i soccorritori, infatti, stanno faticando a raggiungere tutte le aree coinvolte. Le squadre di intervento, composte da volontari locali e unità specializzate, lavorano per liberare le strade ricoperte dalla neve e raggiungere i gruppi rimasti isolati. E mentre le operazioni proseguono il rischio ipotermia per le persone intrappolate nella neve si fa ogni ora più concreto. .























