Il suprematismo bianco è un veleno per il quale non c'è posto negli Stati Uniti, anche il silenzio è complicità, rendiamo l'America migliore. Una volta ancora il Presidente deve accorrere a consolare i parenti di un massacro e parlare al paese implorandolo di cambiare. Stavolta a Buffalo, dove sabato scorso un 18enne ha fatto strage in un supermercato. Joe Biden parla in modo accorato e si commuove ricordando le 10 vittime di quello che definisce un atto di terrorismo interno e le loro storie di americani ordinari ammazzati mentre facevano la spesa. Al Congresso ha chiesto di adottare leggi che tolgano dalla libera circolazione le armi da guerra e rafforzare le norme per impedire che persone con problemi mentali acquistino anche solo una pistola. Agli americani ha raccomandato invece di abbracciare la diversità, condannando il razzismo e l'odio che li avvelena. Ma per quanto divisa possa essere l'America, il cuore del problema è forse un altro, nelle ore in cui si sparava nel supermercato di Buffalo, si sparava anche in una chiesa in California e in un parrucchiere di Dallas. Solo quest'anno sono già oltre 200 le sparatorie con almeno 4 vittime. Negli Stati Uniti 81 milioni di persone, una su tre, ha almeno un'arma, ma il possessore medio ne ha addirittura 5, per cui in mano a dei comuni cittadini circolano quasi 400 milioni tra pistole e fucili e nel 2020 le vendite hanno toccato il record di 40 milioni di pezzi, per non parlare di quelle illegali. Tutto perfettamente lecito, anzi costituzionalmente garantito, nessun emendamento è assoluto, sentenziò il Presidente lo scorso anno dopo il massacro di Boulder Colorado, stavolta, con le elezioni di metà mandato alle porte, non l'ha detto.























