Stava trasportando armi e mine per il Bangladesh l'aereo Antonov 12, quando si è schiantato nel Nord Est della Grecia. Il tutto è avvenuto in una zona rurale nei pressi della città di Cabala. Il Ministro della Difesa serbo, riferisce che il velivolo ucraino viaggiava con ben 11 tonnellate e mezzo di armi a bordo. Il portavoce dei Vigili del Fuoco poi smentisce la presenza di materiale pericoloso nel sito dell'incidente, rasserenando così la popolazione preoccupata dall'eventuale presenza di agenti chimici e di esplosivi. Le indagini infatti all'inizio si erano concentrate su una sostanza bianca trovata vicino al luogo dell'incidente che aveva fatto temere per una fuga di materiale tossico. Gli esperti sono al lavoro per mettere in sicurezza la zona da chiarire restano però le cause dello schianto, in cui hanno perso la vita tutti ed 8 i membri dell'equipaggio di nazionalità ucraina. Ciò che sappiamo è che il velivolo, decollato da Nis in Serbia e che aveva come destinazione finale Dacca. Il pilota probabilmente accortosi di qualche guasto, aveva richiesto l'autorizzazione ad effettuare un atterraggio d'emergenza nell'aeroporto più vicino destinazione mai raggiunta.























