Caldo record, all'aeroporto di Luton la pista è fuori uso

"Faccio il meteorologo da 30 anni e non ho mai visto prima i dati che vedo oggi" commenta uno sconsolato Paul Device a capo della struttura meteorologica della polizia di Londra. Tra prati resi gialli dall'arsura gli abitanti della capitale britannica cercano di sopportare al meglio un'ondata di calore che rischia di segnare nuovi record assoluti nella storia del Regno Unito. Per martedì sono attesi 41°. Per la prima volta è stata diramata un'allerta rossa: la popolazione è stata invitata a rimanere a casa, studenti compresi. "Non ci si può aspettare che l'insegnamento vada avanti in queste condizioni di caldo" spiega rassegnato Kevin Courtney in rappresentanza di un sindacato degli insegnanti. La Royal Air Force ha lasciato gli aerei a terra per problemi di tenuta della pista nella sua base più grande nell'Oxfordshire e anche il sistema ferroviario prevede disagi per i passeggeri perché i binari potrebbero risentire delle temperature raggiunte. Intanto da Berlino, dove ha partecipato alla Conferenza per il Dialogo Climatico, il Segretario Generale dell'ONU Antonio Guterres ha rimarcato come il mondo si stia allontanando sempre più dagli obiettivi fissati a Parigi e ribaditi alla Cop26 di Glasgow. Il Presidente di quest'ultima, il britannico Alok Sharma, ha minacciato le dimissioni se il nuovo Primo Ministro del Regno Unito non rispetterà gli impegni presi dal paese rispetto alla neutralità carbonica, net zero, fissata per il 2030. Il Premier uscente Boris Johnson, grande sostenitore delle istanze ambientali, non ha partecipato nel fine settimana alla riunione del comitato per le emergenze Cobra preferendo rimanere nella residenza di campagna e attirandosi così nuove critiche. Sul continente oltre ai disagi e alla minaccia rappresentata per la salute pubblica dal caldo estremo, attesi 47°, a preoccupare e spaventare sono anche i vasti incendi. Decine di migliaia di acri di terra e boschi stanno bruciando in Francia, Spagna, Portogallo e Grecia. Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni e mettere in salvo anche animali domestici e bestiame.