La tragedia dello Street Festival di Vancouver con decine di vittime è piombata anche sulle ultime battute della campagna elettorale per il rinnovo della Camera dei Comuni e della Camera Bassa del Parlamento canadese. Il premier uscente Mark Carney, 60 anni, mago della finanza internazionale, mai passato per le urne, è entrato in corsa nel Partito Liberale alla guida del paese a marzo dopo le dimissioni di Justin Trudeau, ha annullato il comizio di chiusura della campagna in segno di rispetto per il lutto che ha colpito il paese. Ora, dopo 10 anni di governo liberale attende l'esame delle urne, con la speranza di chi ha fatto il miracolo della rimonta nei sondaggi. La sua ricetta contro la crisi economica, la sua fermezza nella risposta sui dazi americani imposti da Trump, e sulle velleitarie dichiarazioni del quarantasettesimo presidente di annessione del Canada, assieme a quella del suo predecessore, hanno prodotto l'effetto di un vento di bolina. Una faticosa ma potente rimonta di oltre 20 punti percentuali nei sondaggi. Per mesi invece il quarantacinquenne Pierre Polievre, candidato dei conservatori 20 anni di vita politica, ha radunato folle entusiaste ai comizi, cavalcando il bisogno dei canadesi di un cambio di passo nell'economia, nel governo del paese. Il suo motto Canada First ha radunato folle oceaniche di nazionalisti, ma proprio quell'occhieggiare al vincente nella campagna elettorale americana, gli si è ritorto contro. Polievre sembra aver perso quel vantaggio proprio negli ultimi mesi, a causa di Trump e del suo America First. Per l'ostilità dei dazi, in barba di trasformare il Canada nel cinquantunesimo stato americano. Polievre, apparso fortemente scosso dalla tragedia dello Street Festival, ha sospeso la festa di fine campagna elettorale e ora attende anche lui il risultato delle urne. festa di fine campagna elettorale e ora attende anche lui il risultato delle urne. .