Abbiamo distrutto tutto, sì sì tutto. Il timore è che possa essere rintracciato chiunque. Il problema vero è che ieri entrando a Mazar-i-Sharif, le notizie che mi arrivavano dai parenti delle mie collaboratrici, da Mazar-i-Sharif è che andavano immediatamente a cercare le persone che hanno lavorato con gli stranieri, anche le ONG. L'altro ieri notte mi hanno chiamato da Ghazni dicendomi che sono andati mirati proprio nelle case di chi ha collaborato con chiunque di occidentale, anche con ONG e hanno portato via, hanno fatto un rastrellamento sul modello nazista. Purtroppo le tracce restano perché ci sono i social network, dove ci sono le foto sui telefoni, perché ci sono le rubriche coi numeri e i nomi. È tutto veramente rischioso.