Che cosa vuol dire questa incriminazione dal punto di vista delle indagini? Significa una tappa importante, ma per essere sincero e schietto, ci sono due punti importanti. La prima è che non dovevamo essere qua, nel senso che se il primo ministro avesse fatto il suo dovere due tre anni fa, quando Daphne Caruana Galizia, rivelò l'esistenza delle società segrete in Panama, del suo capo di gabinetto al ministro e braccio destro suo, egli li aveva licenziati e fatti processare davanti alla giustizia. Uno: Daphne sarebbe ancora viva. Secondo punto. Ieri, come ho detto, una tappa importante sì, ma non tutta la verità. Noi vogliamo tutta la verità e se, come noi crediamo, il primo ministro e il suo capo di gabinetto erano coinvolti nell'assassinio di Daphne Caruana Galizia, devono affacciare la giustizia, ovviamente, perché se no è una travestia di giustizia, una giustizia parziale non completa. In altre parole, Yorgen Fenech potrebbe non essere l'ultimo mandante, l'ultimo anello? Infatti lui, nel suo interrogatorio ha menzionato parecchie volte il capo di gabinetto del premier Muscat, che si chiama Keith Schembri. Ci sono prove addirittura che il capo di gabinetto rivelò al mandante Yorgen Fenech delle intercettazioni dei servizi segreti per aiutarlo a depistare le indagini. Schembri ha passato due notti in carcere, ma è di nuovo a piede libero. Sì, è a piede libero, uno scandalo ovviamente uno choc per tutti noi, per tutta la famiglia particolare, perché Schembri deve essere portato davanti alla giustizia, è quella la ragione perché il premier Muscat lo ha difeso così aspramente per gli ultimi due anni, tre anni perché c'è una donna molto, molto vicino fra di loro.