L'arresto del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich ha portato ai minimi termini le relazioni, già complicate, tra il Cremlino e la Casa Bianca. quest'ultima ha definito inaccettabile che il Governo russo prenda di mira cittadini americani ed è venuta a conoscenza della notizia solo attraverso il giornale e non da fonti diplomatiche russe. La notizia è stata definita inquietante dalla Portavoce dell'Amministrazione Biden, Karim Jean-Pierre che ha diffuso una nota stampa con la quale la Casa Bianca ha ordinato a tutti gli americani presenti in Russia di lasciare immediatamente il Paese. La stessa Casa Bianca ha bollato le accuse di spionaggio rivolte a Gershkovich come ridicole dopo che il Wall Street Journal si era detto profondamente preoccupato per la detenzione del suo giornalista e aveva smentito con veemenza che il suo reporter si trovasse in Russia sotto indicazioni del Governo americano. Dura anche la reazione del Segretario di Stato Antony Blinken che ha condannato i tentativi del Cremlino di intimidire reprimere e punire i giornalisti e le voci della società civile. Il Governo americano è in stretto contatto con il Wall Street Journal e con la famiglia del giornalista che rischia fino a 20 anni di carcere se ritenuto colpevole dal tribunale russo. Un caso mai registrato nella storia recente dai tempi della Guerra Fredda e che rischia di incendiare le relazioni tra i due Paesi.