La prima profonda contrapposizione è interna ala famiglia. I genitori di Vincent Lambert, tetraplegico ein stato vegetativo, non cercano di interrompere le cure al proprio figlio. La moglie sostiene si tratti di un accanimento terapeutico. I fratelli hanno opinioni diverse. poi ci sono le istituzioni a tutti i livelli e la politica. Le cure sono riprese, l'ha deciso la Corte d'appello di Parigi, in attesa che sia l'ONU, a cui la madre di Lambert si era appellata, a pronunciarsi. Secondo i medici dell'ospedale di Reims la situazione è chiara. Le condizioni dell'uomo, vittima di un incidente d'auto dieci anni fa, non sono reversibili, ossia non esistono cure in grado di salvarlo dallo stato vegetativo. Dopo anni di discussioni, manifestazioni e ricorsi la scelta è sospesa per 6 mesi. Lambert rimarrà legato alle macchine che lo alimentano, sino a che il tribunale per i disabili dell'ONU non si pronuncerà. Per il Vaticano interrompere l'alimentazione è una grande violazione. “Custodiamo sempre la vita” ha twittato il Papa, ma per il nipote ostinarsi è sadismo. Ad avvelenare il clima un video con l'uomo nel letto d'ospedale, diffuso dai genitori, cattolici e integralisti, denunciati dalla signora Lambert. Un dilemma difficile per il radicale Marco Cappato, per cui non si tratta di eutanasia, essendo Lambert incapace di scegliere. La decisione spetta ai medici, loro non hanno avuto dubbi.