Mi sento forte. Ora è tutto nelle mani della giustizia, che farà il suo corso. Così la calciatrice spagnola Jenni Hermoso dopo essere stata ascoltata al Tribunale di Madrid. Hermoso è stata sentita in veste di testimone dal giudice Francisco de Jorge, che dovrà decidere se rinviare a giudizio l'ex presidente della federcalcio spagnola Luis Rubiales, accusato di violenza e coercizione dopo il caso del bacio sulla bocca ricevuto proprio da Hermoso lo scorso agosto durante la cerimonia di premiazione per la vittoria della nazionale femminile di calcio ai mondiali. Un bacio forzato, accusò la calciatrice, che denunciò anche pressioni successive nei confronti suoi e del suo entourage, affinché giustificasse e approvasse il gesto. Un bacio spontaneo reciproco e consensuale, frutto dell'euforia del momento, si difese invece Rubiales, che poi, travolto dalle polemiche e dalle pressioni istituzionali lo scorso 10 settembre si era dimesso dalla federazione calcistica spagnola. In caso di condanna Rubiales, interrogato dal giudice istruttore a settembre, rischierebbe da 1 a 4 anni di carcere. Nel frattempo ha già un divieto di avvicinamento a meno di 200 metri da Hermoso e dovrà anche rispondere, stavolta di fronte alla giustizia sportiva, di cattiva condotta grave. Siamo dunque, solo al primo atto.