Come i loro alleati, i basiji iraniani, si presentano come milizie ben addestrate con equipaggiamenti all'avanguardia. Quanto sia propaganda, quanto è realtà è sempre complesso ma le milizie sciite degli Houthi, in ogni caso, sono un attore fondamentale nello scenario mediorientale. E non solo perché costituiscono una spina nel fianco proprio nella penisola arabica, patria della confessione dominante dell'islam, la Sunna, ma perché con la loro posizione strategica, proprio sul Golfo di Aden, possono strozzare le rotte del commercio mondiale verso il canale di Suez. Per certi versi gli Houthi rappresentano una sorta di rebus, a partire dal nome che sarebbe Ansar Allah o Ansarullah, e hanno al loro interno anche una componente sunnita. Vengono chiamati Houthi dal loro fondatore Hussein al-Houthi, appunto, ucciso insieme ad altri componenti della sua famiglia che comunque ad oggi svolge un ruolo cruciale all'interno dell'organizzazione. Nascono alla fine degli anni novanta del secolo scorso per rivendicare le istanze di una popolazione, quella del nord, ancora più povera in una nazione, lo Yemen, già poverissimo. Un'anomalia nell'altrimenti ricchissima penisola arabica. Salgono agli onori delle cronache nel 2011 prendendo la leadership della Primavera yemenita nelle manifestazioni contro il presidente Saleh. Poi nel 2014, con il collasso dello Yemen e la guerra civile, riescono a conquistare un ampio controllo del territorio e della capitale San'a. Grazie al sostegno dell'Iran diventano la forza dominante fino a quando l'Arabia Saudita non intervenne a sostegno dei lealisti. Gli Houthi rispondono ai martellamenti aerei di Riyad con azioni di sabotaggio. Il più clamoroso l'attentato alla Aramco, la compagnia petrolifera compartecipata dagli Stati Uniti. Lo Yemen precipita in una crisi umanitaria devastante, trasformandosi in una maionese impazzita, simile alla Siria, in cui si presenta anche Al Qaida della penisola arabica e dove lo Yemen diventa terreno di scontro tra due giganti dell'aria: la sunnita Arabia Saudita e lo sciita Iran. E proprio per l'appoggio a Teheran, storico sostenitore della causa palestinese, che gli Houthi si schierano a fianco di Hamas.