Cileni alle urne per eleggere il nuovo capo dello Stato e per scegliere la composizione dei 155 seggi della Camera dei deputati e di 23 dei 50 seggi del Senato. Cuore della campagna elettorale, secondo il Parlamento europeo ci sono l'immigrazione e la criminalità, benché il Cile sia uno dei paesi considerati più sicuri nella regione. otto i candidati, tra i quali scegliere il successore di Boric. In testa ai sondaggi la comunista Janette Jara, a capo della coalizione progressista Unidad Por Chile, ex ministro del Lavoro e della previdenza sociale, è schierata in prima linea sulla lotta a una delle principali piaghe del paese, il dilagare di gang e criminalità. Sul tema la candidata progressista ha promesso maggiore sicurezza, colpiremo dove più duole e seguiremo la scia del denaro sporco, ha detto nel suo ultimo comizio. La destra si presenta divisa con tre diverse candidature, il favorito è il conservatore José Kast, Johannes Kaiser è alla guida del Partito Nazionale Libertario, ed Evelyn Matthei è leader della coalizione Cile andiamo. Anche loro implacabili contro la criminalità. Kast promette mano dura contro delinquenza e immigrazione clandestina. Kaiser ha annunciato il ritorno della pena di morte, mentre Mattei si è accodata con lo slogan carcere o cimitero per i criminali. Alla tornata partecipano anche gli outsider. Franco Parisi, del populista Partido della gente, il giornalista ed ex presidente della Federcalcio cilena Harold Mayne Nichols, il progressista indipendente Marco Enriquez Ominami e il leader del partito proletario Eduardo Artes. .























