Dopo un attento esame di tutte le varie parti del dibattito legale, questa amministrazione è d'accordo con l'approccio del Presidente Reagan. Insediamenti di civili israeliani In Cisgiordania non sono di per sé incompatibili con il diritto internazionale. Poche parole con cui il Segretario di Stato, Mike Pompeo, ha rivoluzionato decenni di politica estera americana in Medio Oriente. Era il 1978 quando il Dipartimento di Stato con il memorandum answer aveva bollato gli insediamenti come illegali. Nell'81 Reagan si disse in disaccordo con questa versione. Ma nel piano di pace che provò a portare avanti senza successo, aveva comunque previsto un congelamento degli insediamenti, chiarendo che Israele non sarebbe mai potuta tornare ai confini del 1967. Negli anni a seguire la Casa Bianca ha spesso criticato la politica dei coloni israeliani, definendola un impedimento al processo di pace. Fino all’era Obama, in cui per la prima volta gli Stati Uniti decisero di non porre il veto ad una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che condannava gli insediamenti. Con Donald Trump, il cambio di marcia radicale, d'altronde, il Presidente, sin dal suo arrivo alla Casa Bianca si è mostrato uno degli alleati più fedeli, soprattutto del premier Netanyahu, che fatica a tenere il potere dopo le ultime elezioni e che, non a caso, ha commentato subito con entusiasmo l'annuncio arrivato da Washington. Completamente opposta la reazione dei palestinesi che chiedono l'intervento della comunità internazionale, sottolineando che gli Stati Uniti non hanno nessun diritto di ribaltare quanto già stabilito in sedi internazionali. Soprattutto considerando che Washington È fuori da qualsiasi negoziato per un possibile accordo di pace in medio Oriente. l'Unione Europea rimane invece ferma sulla sua posizione e ribadisce che gli insediamenti sono illegali, ai sensi del diritto internazionale, e soprattutto minano la fattibilità della soluzione a due Stati, fondamentale per una soluzione di pace duratura. New York.