“Ha unito i continenti e ispirato altri a perseguire i propri sogni e le proprie convinzioni anche davanti a incertezze estreme ed enormi perplessità”. Donald Trump onora con queste parole Cristoforo Colombo proclamando il Columbus day, che gli Stati Uniti festeggeranno il prossimo 9 ottobre. Un’occasione per riaffermare gli stretti legami con l’Italia, alleato forte e partner di valore, sempre pronto a promuovere pace e prosperità nel mondo e un’occasione in più per provare a mettere la parola fine alle polemiche che nelle scorse settimane avevano animato non poco i salotti italo-americani della Grande Mela. A seguito infatti della cosiddetta guerra delle statue partita con l’offensiva contro tutti i simboli sudisti dopo i fatti di Charlottesville e di atti di vandalismo fatti proprio nei confronti delle statue dell’esploratore genovese, la forte comunità italiana aveva denunciato di non essere stata abbastanza difesa. Trump quindi, celebrando Colombo, cerca di placare gli animi e di continuare il percorso iniziato da Barack Obama. Un percorso che, manco a dirlo, vede il navigatore italiano l’unico elemento in comune che Trump ha con il suo predecessore. Come se non bastassero le azioni intraprese su clima e Green Economy l’attuale Presidente ha ben pensato di modificare l’Obamacare estendendo le esenzioni che consentono ai datori di lavoro di non pagare per le proprie dipendenti i costi legati alla prevenzione delle nascite, ossia i metodi contraccettivi come la pillola. Gli esoneri saranno possibili non solo più sulla base delle convinzioni religiose ma anche sulla base di quelle morali e saranno estese anche alle aziende pubbliche. Insomma, smantellare Obama su tutto sembra essere il diktat di Trump tranne però su Colombo.