Piazza del Pantheon, cuore del quartiere universitario di Parigi, la protesta filopalestinese degli studenti francesi si è insediata qui, dopo che un nuovo intervento delle forze dell'ordine ha evacuato un centinaio di studenti dalla sede centrale di Sciences Po. Ed è qui che si raggruppano ormai i manifestanti da tutte le facoltà parigine. Il Governo reagisce con fermezza assoluta, l'ha ribadito ancora il Primo Ministro Gabriel Attal, che ha assicurato che nessuna occupazione verrà tollerata, e che sempre seguirà l'intervento delle forze dell'ordine. La polizia circonda anche Piazza del Pantheon, con momenti di tensione, quando alcuni studenti vengono fermati. Non è sufficiente a demotivare chi sventola bandiera della Palestina, il modello di ispirazione è quello delle proteste nelle università americane. "Sono molto orgogliosa di tutti questi giovani scesi in piazza e che spingono le istituzioni a interrompere le loro relazioni con Israele", ci dice una studentessa di Harvard, a Parigi per uno scambio universitario. Per molti di loro non si tratta più soltanto di chiedere l'interruzione delle relazioni universitarie con Israele: "È necessario che la protesta si estenda al resto della società", ci spiega questo studente redattore del giornale comunista universitario, che si augura che i lavoratori si uniscono al movimento, scioperando in piazza, sul modello di quanto fatto con la riforma delle pensioni. "Stiamo pensando a come estendere la protesta il più possibile", ci conferma Louis, che studia fisica alla Sorbona e che contribuisce ad organizzare le prossime manifestazioni. Nuove azioni sono in arrivo.























