Il Giappone ha deciso di affiancare alcune sue navi militari alla flotta USA che sta dirigendosi verso la penisola coreana. Lo afferma l’agenzia giapponese Kyodo, citando fonti della Marina militare. Una decisione senza precedenti, destinata ad aumentare ulteriormente la tensione nella penisola, proprio poche ore dopo l’ennesimo appello cinese alla moderazione e al rilancio del dialogo con Pyongyang. È la prima volta dal dopoguerra che il Giappone, la cui Costituzione, nonostante le recenti reinterpretazioni del Governo, vieta il ricorso alla guerra e persino al diritto di belligeranza, invia unità militari a scopo intimidatorio e non all’interno di un’operazione di mantenimento della pace gestita dall’Onu. Vale la pena ricordare che, a seguito della guerra di Corea del 1953 e dell’armistizio con il quale venne conclusa, la Corea del Nord è ancora in stato di guerra con gli Stati Uniti e diciassette paesi che combatterono al loro fianco, mentre non ha alcuna relazione con il Giappone e la Corea del Sud, Governo che non ha mai riconosciuto formalmente. A rendere difficili i rapporti tra Tokyo e Pyongyang, nonostante il tentativo nel 2002 di migliorarli con la visita improvvisa dell’allora Premier Junichiro Koizumi a Pyongyang, c’è la questione dei danni di guerra, che Tokyo ha a suo tempo regolato con il Governo del Sud, ma non ancora con il Nord.