Scatta l'allerta, tutti nei rifugi, la Corea del Nord ha lanciato un missile verso il Giappone; l'allarme viene emesso alle 7:23 locali, la mezzanotte e 23 in Italia, in due regioni settentrionali del Paese: Hokkaido e Aomori. Il Comando di Stato Maggiore congiunto di Seul conferma che la Nord Corea ha testato un missile balistico a raggio intermedio, che ha volato per circa 4500 km, ha superato l'arcipelago giapponese, si sarebbe inabissato 3000 km più avanti, nell'oceano Pacifico e non sarebbe stato necessario abbatterlo. Ma l'allerta scattata dopo il lancio avrebbe provocato anche la momentanea interruzione del traffico ferroviario nel nord del Giappone. Un missile, per intenderci, di quelli che si usano per il trasporto a lungo raggio di ordigni nucleari; è capace, grazie appunto a traiettorie balistiche, di raggiungere altezze significative coprendo una gittata superiore ai 5500 chilometri. Si tratta del quinto test in dieci giorni da parte di Pyongyang, una dimostrazione di forza in seguito alle esercitazioni navali congiunte antisommergibile di Giappone, Stati Uniti e Corea del Nord. Una ferma condanna arriva dal Premier giapponese Fumio Kishida che definisce il lancio del missile un atto di violenza oltre che una barbara azione. Corea del Sud e Stati Uniti invece sono passati ai fatti, rispondendo al test di Pyongyang con un'esercitazione specifica dedicata ai bombardamenti di precisione.