Per noi occidentali è quasi un tabù, una pratica aberrante, in altre aree del mondo vale l'esatto contrario, ma qualcosa sta cambiando. Il Parlamento della Corea del Sud ha approvato una legge che vieta allevamento, macellazione e vendita di cani per la loro carne. Il consumo in se resta invece consentito. Nel paese asiatico è una pratica tradizionale sono 1600 i ristoranti specializzati. Da tempo gli attivisti la stanno combattendo definendola un motivo di imbarazzo per il Paese. L'assemblea nazionale ha varato la legge con 208 Sì e nessun voto contrario. Non a caso la decisione viene definita una rivoluzione culturale. La nuova norma, che prevede sussidi per chi lavora nel settore a trovare un'altra occupazione, entrerà in vigore dopo un periodo di transizione di tre anni. Allevamento, vendita e macellazione dei cani saranno punibili fino a tre anni di carcere o sanzionati con una multa di circa 20mila Euro. Nei paesi asiatici cucinare carne di cane è abbastanza diffuso, così in Indonesia, Taiwan, Vietnam ma anche in India, Filippine e Polinesia si trova comunemente. Il paese in cui è più diffusa è la Cina dove è mangiata in molte regioni perché si crede che faccia bene alla circolazione del sangue. In una città del sud che conta ben cinque milioni di abitanti ogni anno si celebra addirittura un festival che dura 10 giorni l'equivalente dell'Oktoberfest bavarese, ma in versione canina. Dal 2008 in realtà negli hotel cinesi è vietato cucinare cane. Forse un po' sorpresa, più vicino a noi, anche in Slovacchia e Svizzera è permesso il consumo di carne canina per quanto si tratti di una pratica molto rara.