Qui siamo a kabukicho, uno dei quartieri notturni più vivaci di Tokyo. Il quartiere aperto 24 ore su 24 di giorno, uffici e attività commerciali di notte. Tutto ciò che riguarda l'intrattenimento, sia proibito che lecito. Bene questo è il quartiere che per antonomasia oggi dovrebbe essere chiuso, a luci spente, perché è qui che il premier Shinzo Abe e la governatrice di Tokyo, la signora Koike hanno detto che negli ultimi giorni sono cresciuti, in maniera molto preoccupante i contagi, perché? Perché qui c'è l'abitudine di stare in piccolissimi locali, tutti stretti, compattarsi e stare fianco a fianco e quindi qui sono stati identificati alcuni contagiati, che tra l'altro oggi, pensate, sono stati 144, il numero più alto in una giornata a Tokyo dall'inizio della crisi. Ma andiamo a vedere un attimo come funziona questo quartiere, perché come vedete, tutto è fuorché sigillato, non sembra che ci sia uno stato di emergenza, anche se, lo ripetiamo, non è un vero stato di emergenza, cioè non c’è il look down come da noi. Qui la gente è ancora libera di muoversi e il business di operare. Soltanto che c’era stata questa richiesta di astenersi di fare “Rifurein” come dicono i giapponesi, automoderazione. Stamattina nel centro commerciale, abbiamo notato che c'è stata questa moderazione. Tutti i grandi magazzini sono chiusi. Però qui vedete, sono aperti e ci dicono che questa è anche una motivazione, come dire, sociale, perché tutte queste persone che lavorano qua, nel mondo del sommerso sono persone non protette dal punto di vista contrattuale, sono part-time, lavoro nero, quindi, se dovessero davvero chiudere tutti questi locali, avremmo migliaia di persone sul lastrico e questo potrebbe diventare un problema anche sociale.