I numeri dell'epidemia negli Stati Uniti sono impietosi. Superato il milione di casi e i morti sono oltre 70 mila, che secondo gli esperti potrebbero arrivare a 135 mila entro inizio agosto considerando che ormai quasi 30 Stati hanno deciso di allentare restrizioni e limitazioni alla mobilità nonostante i pareri scientifici contrari. D'altronde il coronavirus negli Stati Uniti è diventato ormai anche terra di scontro ideologico con gli Stati repubblicani determinati a riaprire il prima possibile nella speranza di mitigare le pesanti conseguenze economiche e quelli democratici, finora i più colpiti, che tentano invece di procedere con cautela, come lo Stato di New York, quello con più contagiati, con oltre 300 mila casi, che è determinato a mantenere il lockdown per almeno altri 10 giorni, mentre studia soluzioni per mettere in sicurezze i trasporti. E lo scontro ideologico sul virus assume carattere globale quando si parla del confronto fra Washington e Pechino. In un delicato anno elettorale, il Presidente Trump sembra determinato ad elevare il livello dello scontro con la Cina e la sua amministrazione non risparmia le accuse, a partire da quelle sull'origine del virus in un laboratorio di Wuhan, portate avanti anche dal Segretario di Stato Mike Pompeo, nonostante le smentite della comunità scientifica e di Intelligence. Anche il direttore del CDC Anthony Fauci ha escluso che ci possa essere la mano dell'uomo dietro al Covid-19. Fauci è uno dei virologi più rinomati del mondo. Uomo forte della task-force sul coronavirus della Casa Bianca, ha contraddetto più volte lo stesso Presidente Trump, che infatti ha deciso di non farlo testimoniare di fronte alla Camera a maggioranza democratica. E non solo. Ieri è stato il Vicepresidente Mike Pence ad annunciare che probabilmente la task force verrà smantellata già ad inizio giugno. Diverse invece sono le accuse mosse sul ritardo e sulla scarsa trasparenza della Cina nell'informare il resto del mondo rispetto all'entità e alla gravità dell'epidemia. Su questo punto gli Stati Uniti non sono soli e insieme agli alleati sono pronti a chiedere un'inchiesta internazionale contro Pechino, un'inchiesta che potrebbe essere solo la prima tappa di un'escalation di tensioni geopolitiche globali senza precedenti.