Coronavirus, oltre un milione i contagiati nel mondo

Se i Paesi si precipitano ad annullare le restrizioni troppo velocemente, il coronavirus potrebbe riprendere e l'impatto economico potrebbe essere ancora più grave e prolungato. È questo il monito del Direttore Generale dell'OMS, che precisa "la battaglia è ancora molto lunga". Se l'Europa conta ormai oltre 40000 vittime, in tutto il mondo i contagi accertati coinvolgono oltre un milione di persone in 188 Paesi. Le vittime nel mondo sono più di 54000. In Europa è ormai la Spagna a raggiungere il triste primato superando anche l'Italia per totale di casi e soffrendo migliaia di vittime, oltre diecimila. Madrid ha prorogato fino al 26 Aprile il lock down. Anche la Germania, che continua a stupire tutti per il suo basso tasso di letalità, affronta però un'enorme crescita dei contagi che oltrepassano quelli della Cina. Intanto in Francia, salta il temutissimo Bac, l'esame di maturità previsto tra Giugno e Luglio. In Cina, dove tutto è iniziato, mentre il Presidente si mostra in video sorridente, applaudito mentre esorta alcuni contadini a piantare alberi per il bene dell'ambiente, a Wuhan le autorità hanno lanciato un nuovo appello a restare a casa il più possibile per scongiurare una nuova ondata di contagi. Sempre più preoccupante la situazione in Africa. Colpiti 50 Stati su 54 con oltre 7000 vittime accertate, ma i dati sono sporadici non fotografano la reale situazione. Crescono i contagi anche in Turchia e l'Iran è arrivato a oltre 50000 contagi, mentre in Ucraina si scavano fosse improvvisate per far fronte all'impennata dei decessi. Drammatica e poco conosciuta la situazione in Ecuador dove le famiglie reclamano i corpi dei parenti e si continua a morire anche in casa. Le misure di protezione sono totalmente insufficienti. La povertà in Perù rende ancora più grave l'epidemia. Il Governo ha stabilito una quarantena alternata per genere. Lunedì, mercoledì e venerdì usciranno gli uomini, mentre le donne potranno farlo gli altri giorni. In Pakistan intanto, fa effetto vedere la desolazione di strade solitamente affollate e rumorose.