Non c'è pace per Donald Trump. Mentre l'epidemia di Coronavirus appare sempre più fuori controllo negli Stati Uniti con oltre 3 milioni di contagi e più di 130 mila morti e Stati come Florida, Texas e California che continuano a battere quotidianamente il record di casi e di decessi in un giorno, dalla Corte Suprema ieri è arrivata una brutta sorpresa per il Presidente. Anche i giudici da lui nominati, infatti, hanno votato contro di lui, dando il via libera alla richiesta del procuratore di New York di avere accesso alla dichiarazione dei redditi del Presidente per un'indagine su presunti pagamenti a due pornostar fatti durante la campagna elettorale del 2016 per comprare il loro silenzio sulle loro rispettive relazioni con Trump. La Corte, però, ha anche bloccato la parallela richiesta della Camera dei rappresentanti, a maggioranza democratica, che voleva avere accesso ai documenti fiscali e patrimoniali del Presidente, il primo inquilino della Casa Bianca a non renderli pubblici dai tempi di Richard Nixon. Difficile, quindi, che le carte vengano fuori prima delle elezioni, ma Trump è rimasto comunque colpito dalle sentenze e via Twitter non ha nascosto il suo rammarico, parlando di “caccia alle streghe politica” e accusando la Magistratura di non andare, invece, a indagare su quella che lui definisce la condotta criminale del suo predecessore Barack Obama e dell'ex vicepresidente Joe Biden. Biden, che continua ad essere costantemente avanti nei sondaggi in vista del 3 novembre e che ieri ha presentato il suo piano per la ripresa economica, parte di un programma più grande chiamato “Ricostruire meglio l'America” che includerà anche una serie di misure per infrastrutture ed energia pulita, per l'assistenza, in particolare agli anziani e all'infanzia, e per l'equità razziale. Nel progetto presentato ieri il candidato democratico promette di stanziare 700 miliardi di dollari di cui 400 miliardi per l'industria manifatturiera che verrà sostenuta non con dazi e incentivi fiscali sul modello Trump, ma con acquisti federali. Gli altri 300 miliardi saranno invece investiti in ricerca e sviluppo, con l'obiettivo di creare 5 milioni di nuovi posti di lavoro, dopo aver recuperato quelli persi a causa della crisi Covid. Biden punta così a costruirsi l'immagine di un Presidente per la classe operaia, recuperando quei consensi tra i lavoratori che Hillary Clinton perse nel 2016 e che contribuirono a costruire il sentiero di Trump per la Casa Bianca.