“Sarà una donna e svelerò il nome entro la fine di questa settimana”. Donald Trump non arretra e annuncia che a giorni nominerà il giudice che prenderà il posto di Ruth Bader Ginsburg alla Corte Suprema. Fra le possibili candidate anche Amy Coney Barrett, cattolica, conservatrice antiabortista, che in passato ha parlato pubblicamente della possibilità di superare la ROE vs Wade la sentenza la Corte Suprema del 1973, che di fatto dà la base giuridica e legale all'interruzione di gravidanza, negli Stati Uniti. Nulla di più lontano dalle Ginsburg pioniera dei diritti delle donne e della parità di genere, quella stessa Ginsburg che prima di morire aveva espresso come ultima volontà che la scelta del suo successore fosse fatta dopo le elezioni. I repubblicani però intravedono una finestra unica di opportunità per spostare a loro favore, per molti anni, l'equilibrio della Corte e sembrano determinati, grazie alla maggioranza che hanno attualmente al Senato, ad andare avanti in piena contraddizione con quanto fecero 4 anni fa, quando imposero all'allora Presidente Obama di non nominare il successore alla Corte del Giudice Scalia scomparso a febbraio del 2016 fino a dopo le elezioni. I democratici, da parte loro, sono pronti a dare battaglia anche ponendo degli ostacoli procedurali, ad esempio facendo partire una procedura di impeachment contro il Ministero giustizia o contro lo stesso Trump che avrebbe precedenza nel calendario dei lavori del Senato rispetto alla conferma del nuovo Giudice di nomina presidenziale. E sperano che questa battaglia sulla Corte Suprema, rafforzi ancor di più il sostegno dei loro lettori, impauriti dai possibili risvolti di una Corte tutta spostata a destra, aumentando e consolidando il vantaggio di Joe Biden, che continua a spingere anche sul tasso della pandemia, anche alla luce dei numeri dei contagi e dei eccessi che nell'ultima settimana sono tornati ad aumentare. Con gli Stati Uniti che in queste ore hanno superato la drammatica soglia dei 200000 morti di Covid-19.