Cosa prevede l'accordo sul grano tra Russia e Ucraina

L'accordo sul grano ucraino vacilla ormai da qualche settimana. Raggiunto e firmato il 22 luglio dopo mesi di trattative sotterranee da parte del Segretario Generale dell'ONU Guterres e del Presidente turco Erdogan il patto è stato, insieme agli accordi sugli scambi di prigionieri, uno dei pochi successi diplomatici in questi otto mesi di guerra. Da luglio in poi ha consentito l'abbassamento dei prezzi e le esportazioni di 9 milioni e mezzo di tonnellate di cereali e prodotti agricoli ucraini. Circa 3 milioni al mese con l'obiettivo di raggiungere i 5 milioni mensili di prima della guerra per cercare di aiutare i 47 milioni di persone che fino a luglio, secondo l'ONU, erano precipitati in condizione di fame acuta a causa del blocco delle esportazioni ucraine dovuto alla guerra. A supervisionare l'accordo è stata istituita una task force di stanza a Istanbul composta di rappresentanti dell'ONU, della Turchia, dell'Ucraina e della Russia, che ispezionano le navi in uscita e in entrata per non consentire carichi di armi all'ucraina. Il patto, che prevede il transito sicuro con un cessate il fuoco di fatto delle navi mercantili da e verso Odessa e due altri porti ucraini, durava 120 giorni. Scadeva dunque il 19 novembre ma l'ONU si aspettava che fosse automaticamente rinnovato. La Russia si è invece sfilata, sostenendo che una delle navi colpite a Sebastopoli servisse a pattugliare le acque per far rispettare l'accordo. Per l'Ucraina un falso pretesto di chi aveva già deciso di sabotare l'accordo con centinaia di navi lasciate in fila ad aspettare. La tesi Ucraina è che la Russia usi la fame per ricattare il mondo. Intanto ONU e Turchia continuano comunque a lavorare per consentire il passaggio di alcune navi ma adesso a fare le spese di questo blocco saranno i cittadini di paesi come l'Etiopia, lo Yemen o la Somalia, che rischiano una mancanza di cibo catastrofica perché la motivazione principale dell' accordo era dare un po' di sollievo alla parte più povera del Sud del mondo, la più colpita dalle conseguenze indirette di questa guerra. E finora lo scopo era stato raggiunto.