L'Europa ci chiede, l'Europa promuove o boccia, l'Europa fa delle nuove regole. Ma cosa c'è dietro questa parola Europa? Chi è l'Europa che decide, dispone, premia, critica? Cerchiamo di spiegarvelo molto semplicemente: di fatto, sono tre le grandi istituzioni fondamentali dell'Unione Europea: la Commissione Europea, il Consiglio Europeo e il Parlamento Europeo. Vediamo cosa sono e che poteri hanno. La Commissione Europea è il governo dell'Europa, è un po' l'esecutivo che guida la politica europea e che si occupa di tutte le questioni che riguardano direttamente l'Europa o i suoi cittadini. A capo della Commissione Europea c'è un presidente o una presidente con cui collaborano i singoli commissari che sono un po' come i ministri, ognuno con una responsabilità ed un portafoglio. I commissari però sono nominati mandati a Bruxelles dai singoli stati membri, ciascuno per ogni stato. Quindi, possono essere di colori politici molto differenti. La Commissione Europea viene incaricata dal Consiglio o dal Parlamento di scrivere leggi, direttive, regolamenti. Quindi, analizza studia e compila e poi ripropone al Parlamento e al Consiglio per l'approvazione finale. I commissari ed il presidente della Commissione Europea devono anche controllare che i singoli stati membri rispettino le regole e gli obiettivi che gli sono stati dati: eventualmente possono decidere di sanzionarli. La o il presidente della Commissione Europea vengono proposti dal Consiglio Europeo cioè dalle singole capitali e poi votati ed eletti dalla maggioranza del Parlamento Europeo. Il Consiglio Europeo è l'organo forse praticamente più potente tra le istituzioni europee; è quel luogo fisico istituzionale dove i rappresentanti di tutti gli stati membri si vedono, discutono e prendono le loro decisioni. Quattro volte l'anno almeno ma anche di più si vedono nel Consiglio Europeo tutti i capi di governo degli Stati dell'UE e lì prendono le loro decisioni e danno l'indirizzo di politica estera, di politica economica, di politica sociale all'Unione Europea. Non c'è legge o provvedimento dell'Europa che non debba passare per l'ok del Consiglio Europeo che molto spesso deve decidere all'unanimità, e questo un po' lo limita. Ma l'esistenza stessa del Consiglio Europeo e il potere di fare proporre ed approvare le leggi dell'Europa che ha, dimostra quanto sia ancora fondamentale nella UE il potere di veto o di approvazione delle singole capitali. Il Parlamento Europeo è il simbolo dell'Unione Europea, è l'istituzione più conosciuta dai cittadini ed anche l'unica direttamente votata da loro. Ma vediamo che poteri ha realmente. Si riunisce in due sedi differenti, una a Bruxelles, dove si riuniscono settimanalmente anche quotidianamente le commissioni e i vari gruppi parlamentari, e l'altra a Strasburgo dove una volta al mese tutti i parlamentari europei si trasferiscono per dare luogo alla sessione plenaria nel grande emiciclo che in questa legislatura ospita 720 parlamentari europei in rappresentanza di circa 450 milioni di cittadini dell'UE. Il Parlamento Europeo è indispensabile per votare e approvare la nomina della Presidenza della Commissione Europea, per approvare le nomine fatte dei commissari che li aiutano, per approvare le leggi ed i regolamenti che sono stati scritti dalla Commissione Europea. Però, il Parlamento Europeo, a differenza dei parlamenti nazionali, ha un limite. Accanto a sé, in alcuni casi sopra di sé, ha il Consiglio Europeo che come il Parlamento è incaricato di fare le leggi. E quindi, i parlamentari europei sono spesso limitati nel ruolo e nel loro compito di influenzare la politica dell'Unione Europea.























