La pandemia ha causato, nel mondo, quasi 15 milioni di morti diretti e indiretti, il doppio di quanto ufficialmente notificato. Solo negli Stati Uniti, le vittime hanno superato la quota di un milione. Dalla Cina continuano ad arrivare notizie poco confortanti. A Shanghai i casi sono in discesa, esclusivamente per effetto del durissimo lockdown, cui sono sottoposti da oltre un mese i suoi milioni di abitanti. Pechino corre ai ripari ed estende le sue restrizioni oltre alla lunga festività del I° Maggio, che ufficialmente si è chiusa ieri. Chiuse scuole, palestre, teatri e centri commerciali e ristoranti, decine di stazioni della metro e sospese le linee degli autobus. Allo stesso tempo, nel Paese, emergono nuove situazioni critiche e quasi 50 città sono in blocco anti-Covid totale o parziale. Ma la leadership cinese insiste nel difendere la sua strategia "Covid Zero", basata su lockdown e test di massa, mentre le vaccinazioni segnano il passo. Le nostre politiche di prevenzione e di controllo - sottolinea il Governo - sono scientifiche ed efficaci e possono resistere alla prova della storia. Ma aggiunge, come un monito: un rilassamento di queste ultime, porterebbe ad infezioni su larga scala, malattie gravi e decessi. Le rigide misure di contenimento, stanno danneggiando l'economia cinese interna e inoltre, più di un quarto delle imprese europee in Cina, sta pensando di spostare i propri investimenti fuori dal gigante asiatico, proprio alla luce della linea "Covid Zero". Diverso il caso dell'Europa, che vive una stagione di allentamento complessivo delle misure. L'EMA annuncia che la priorità e garantire che i vaccini contro il Covid, adattati alle nuove varianti, siano approvate al più tardi, entro settembre, per essere pronti per il lancio di nuove campagne di immunizzazione in autunno. Infatti, sebbene la situazione sia stabilizzata, avvisa l'EMA, la pandemia non è finita e non è escluso un nuovo aumento dei casi il prossimo inverno.























