Il mondo guarda con angoscia crescente a Israele, dove sta accadendo ciò che tutti stanno cercando di scongiurare: un secondo lockdown. A fronte di circa 4000 casi di contagio da Covid-19 al giorno su una popolazione di circa 8 milioni di persone, lo stato ebraico è infatti il primo Paese che ha deciso di chiudere a partire da domenica. Al momento il lockdown è previsto di 2 settimane e comprenderà la festa di Rosh Hashanah, il Capodanno ebraico dello Yom Kippur. Gli Israeliani non potranno allontanarsi dalle proprie abitazioni per più di 500 metri. E altre nazioni non escludono questa possibilità a breve. Il celebre immunologo Anthony Fauci ha per esempio prospettato questa possibilità per gli Stati Uniti, aggiungendo che non prevede un ritorno alla normalità prima della fine del 2021. Anche la Francia sta lottando per scongiurare una chiusura generalizzata che il presidente Emmanuel Macron vuole evitare a tutti i costi. 42 i dipartimenti in allerta rossa e un tasso di contagio in costante crescita. Nel Regno Unito l'indice RT di infezione è salito oltre l' 1, 3539 casi nelle ultime 24 ore. A Birmingham, seconda città del Paese, le misure adottate sono diventate così stringenti da avvicinarsi di molto alla chiusura totale. Preoccupa anche la situazione in India, dove al momento il ritmo di crescita delle infezioni è il più alto al mondo: nell'ultimo giorno soltanto, i casi di contagio sono stati 97.570. Ha superato quota 130.000 il bilancio dei decessi legati al Covid-19 in Brasile, ma la curva sta finalmente rallentando. Intanto il Ministero della Salute di Mosca ha comunicato che il primo lotto del vaccino russo contro i Covid-19, lo Sputnik V, è stato inviato nelle regioni della Federazione con una consegna pilota. Sull'efficacia del vaccino, pronto in tempi record, e sui possibili effetti collaterali restano però forti dubbi nella comunità scientifica internazionale.